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L’approccio che abbiamo per rendere Scambi Festival accessibile a tuttз |
Le Ghiandaie si occupano di rendere il festival accessibile sotto ogni aspetto. Il loro lavoro si sviluppa contemporaneamente su diversi fronti.
Per quanto intendiamo perseguire l‘accessibilità per il suo significato più profondo, non per scopi pubblicitari o velleitari, se il festival è accessibile e nessuno sfrutta questo i nostri sforzi sono sprecati.
Le Ghiandaie si impegnano a mantenere relazioni con associazioni locali e non che siano interessate all’inclusività.
Non è facile trovare interpreti LIS che si rendano disponibili come volontari, poiché la quasi totalità degli udenti che conosce la LIS pratica l’interpretariato come mestiere. Tuttavia, le Ghiandaie cercano studenti e tirocinanti interpreti tramite percorsi universitari.
Ogni luogo in cui si svolge un’attività di Scambi Festival deve essere accessibile. Intendiamo riuscire in questo obiettivo con le seguenti strategie.
Cercando sponsorship o collaborazioni con aziende di trasporti del territorio, fondi premettendo offriamo un servizio navetta che porti chi lo desideri da piazza Nota (all’ingresso sud della Pigna) ai Giardini Regina Elena (estremo nord della Pigna), e viceversa.
Collaboriamo con gruppi scout ed artigiani locali per la costruzione di rampe in legno che permettano di affrontare brevi passaggi con scalini. Le rampe sono utili solo se brevi, dato che il problema non sono sempre gli scalini, ma la pendenza.
Anche se con giri assurdi, in molti casi si può giungere ad un luogo anche se la via principale è difficilmente accessibile. Con il supporto delle Civette, le Ghiandaie studiano il territorio al meglio per sfruttare ogni possibilità.
In particolare, per avvalerci di una parere più autorevole, ci consultiamo con il Comitato P.E.B.A. (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) del comune di Sanremo.
Accessibilità non vuol dire unicamente permettere a chiunque di raggiungere fisicamente ogni luogo, ma anche permettere a ciascuno di vivere appieno l’esperienza che intende vivere. Questo non si può ottenere unicamente con la traduzione in LIS per sordi e con l’accompagnamento di ciechi e ipovedenti. È necessario che esperienze e contenuti siano passati al vaglio delle Ghiandaie, o idealmente concepite insieme a loro.