Introduzione

Quando guardiamo la televisione o usiamo un computer in un ambiente completamente o quasi completamente buio creiamo una situazione tutt’altro che ideale per i nostri occhi dato che questi devono concentrarsi su una piccola finestra molto luminosa circondata da oscurità. I nostri occhi tentano di “regolarsi” in base alla luminosità media dell’intero campo visivo e non in base alla luminosità dello schermo. Come risultato essi diventano velocemente affaticati e in casi di esposizione prolungata si possono avere fastidi oculari, sensazione di poco comfort o mal di testa che si irradia dalle tempie a tutto il cranio. Accendere la luce del lampadario può essere una soluzione, ma ha i suoi svantaggi poiché diminuisce il contrasto percepito sul display e potrebbe generare riflessi indesiderati che possono addirittura aggravare lo stress sugli occhi. Il bias lighting consiste nell’illuminare la parete retrostante allo schermo che stiamo fissando. Con questa illuminazione indiretta, non essendoci grandi discrepanze di intensità tra luce emessa dal TV e luce riflessa dalla parete, gli occhi tendono ad affaticarsi di meno.

Un’evoluzione del bias lighting è l’Ambilight, tecnologia commercializzata da Philips in una sua linea di televisori high-end. L’Ambilight consiste in una illuminazione della parete retrostante al televisore dinamica e responsiva rispetto all'immagine che appare sullo schermo. Essa viene riflessa sulla parete in tempo reale tramite LED colorati posti sul retro del TV. Questo crea l’illusione che l’azione esca dallo schermo per permeare l’intera stanza, come se il display fosse più grande di quanto non sia in realtà, rendendo l’esperienza di visione immersiva e profonda.

Hyperion è un progetto open-source che emula il funzionamento dell'Ambilight e lo rende disponibile per setup fai da te slegando di fatto l'ambient lighting e Philips: ora l'Ambilight può essere installato su qualsiasi televisore.

Di seguito la lista dei componenti necessari

▶️ Lista della Spesa